La sua teoria è incentrata sull’effetto naturale e sulla precisione con velocità e profondità (applicata a mani e dermografo) attraverso le tecniche di tricopigmentazione del cuoio capelluto di Tony A.
Tony Abbagnato ha creato tre tecniche di micropigmentazione del cuoio capelluto:
Micropigmentazione del cuoio capelluto Coloration;
Micropigmentazione del cuoio capelluto Dots Recall;
Micropigmentazione del cuoio capelluto Black Rain.
Questa tecnica è nata dall’idea che riempire solo i vuoti dello scalpo non basta per ottenere un risultato ottimale. “Mi ci sono voluti un paio di anni per riconoscere come usarla e cosa mi serviva, per poterla eseguire.” – confessa Antonio Abbagnato.
La tecnica di colorazione consiste nel colpire ripetutamente la stessa zona senza commettere errori, anche se ci sono già dei puntini in quella stessa area, per dare al trattamento quel tocco di omogeneità in più dietro i puntini solidi che creiamo.
“Ecco un’altra mia tecnica. Sapete che la durata del pigmento non dipende solo dal pigmento che usiamo ma anche dalle nostre mani. Questo significa che, anche con il miglior pigmento, potreste non trovare più i pigmenti precedentemente innestati dopo pochi giorni.” – spiega Tony Abbagnato.
Questa tecnica, a differenza della Coloration, si prefigge l’obiettivo di colpire più di una volta lo stesso punto per dargli maggiore densità (anche se solitamente non si suppone di colpire un punto due volte o di ingrandirlo).
Inoltre, Tony aggiunge: “Lavorando sulla parte molto alta del punto senza andare in profondità nel foro riuscirete a dare maggiore consistenza alla sessione. Ma non è facile e consiglio di provarci solo quando si padroneggiano la pressione, la velocità, la precisione e l’inclinazione dell’ago”.
Con la tecnica Black Rain si possono aggiungere tratti neri sul cuoio capelluto in modi specifici. “L’ho chiamata così perché mi ricorda una bella pioggia nera scura che cade sul cuoio capelluto e si mescola con migliaia di bei punti rendendo l’effetto naturale e folto.” – conclude Tony.