Cosa leggerò in questo articolo sulla tricopigmentazione effetto densità ed i casi nei quali è preferibile applicarla al paziente?
I capelli sono un’estensione della personalità e ci parlano molto della persona a cui appartengono.
Uomini e donne hanno un rapporto diverso con i capelli. Se la donna vede i capelli come rappresentazione di femminilità, eleganza e sensualità, l’uomo vede nei capelli forza e virilità.
Per questo, la perdita di capelli per molti uomini non è un problema, ma un vero e proprio dramma.
La caduta dei capelli colpisce circa l’80% degli uomini e la totale perdita è solita essere anticipata da un assottigliamento e diradamento dei capelli.
In precedenza abbiamo parlato della tricopigmentazione in generale, quanto dura, quanto costa, e di quanto sia tra le più gettonate tecniche di infoltimento capelli non chirurgico.
In questo articolo parleremo esclusivamente della tricopigmentazione effetto densità.
La domanda più frequente che ci viene posta è: “Ma, la tricopigmentazione effetto densità è adatta nel mio caso che ho la chierica e i capelli lunghi?”.
Vediamo insieme in quali casi può essere utilizzata questa tecnica.
Chi non ha dimestichezza con l’argomento, spesso associa la tricopigmentazione solamente all’effetto rasato e dunque al capello corto.
In realtà, questa tecnica si adatta perfettamente anche ai capelli lunghi sia per le donne che per gli uomini con diradamento nella zona della corona (o chierica).
La scelta di rasarsi i capelli per molti uomini è una decisione difficile da prendere. Se la perdita di capelli è davvero consistente la rasatura appare necessaria.
Se, però, i capelli sono solamente diradati, ma ancora abbastanza presenti sul cuoio capelluto si può optare per una tricopigmentazione effetto densità, che ha lo scopo di nascondere il diradamento dei capelli, dando una maggiore copertura nei punti dove i capelli non sono presenti in grande quantità.
Inoltre, la tricopigmentazione può essere usata per aumentare la densità dei capelli anche in seguito a trapianto di capelli con fenomeno di overharvesting.
Con il termine overharvesting, si indica generalmente il rischio che si corre durante l’intervento di danneggiare l’area donatrice prelevando un numero eccessivo di unità follicolari. Sarebbe, invece, opportuno tenere in considerazione la possibilità di realizzare altre sessioni in futuro.
Quindi, ricapitolando: quando il tricopigmentista può somministrare la tricopigmentazione capelli lunghi o effetto densità?
La tricopigmentazione è una metodica di camouflage che può essere usata – come abbiamo appena visto – anche per chi mantiene i capelli lunghi.
Ma qual è la differenza tra l’effetto camouflage della tricopigmentazione effetto densità e quello dell’effetto rasato?
Prima di tutto, c’è una maggiore densità dei puntini (o pigmenti) innestati nella cute.
Inoltre, in base al tipo di tecnica che il dermopigmentista dei capelli decide di eseguire, i puntini possono essere disegnati con una lunghezza maggiore (vedi la tecnica Black Rain) di quella standard impiegata per l’effetto rasato.
In ogni caso, è necessario eseguire almeno 3 sessioni perché i puntini realizzati nelle sedute precedenti fungono da base. Dopodiché, i nuovi puntini man mano si sommeranno a quelli precedenti simulando, grazie ad un effetto 3D, la ricrescita del capello.
E lo scalpo, in precedenza visibile a causa dei capelli diradati, apparirà più folto e dunque più coperto. Così facendo, diminuirà la differenza cromatica tra capelli e pelle.
Molte persone per camuffare il diradamento dei capelli e dare una parvenza di infoltimento ricorrono ai concealer, cioè al make-up per capelli.
I concealer vanno a colorare la superficie della pelle e a nascondere l’effetto trasparenza.
Dunque, se l’effetto che si ottiene è simile, perché ricorrere alla tricopigmentazione?
Intanto, con la tricopigmentazione si ottiene un look naturale mentre con i concealer si ha un effetto finto e artificioso che crea una specie di cuffia di colore sul cuoio capelluto.
Inoltre, la trico:
Quindi, per tutte queste motivazioni, la tricopigmentazione effetto densità viene particolarmente apprezzata anche da chi in precedenza usava i concealer.
Come per tutti i trattamenti di tricopigmentazione, anche con la trico capelli lunghi si interviene iniettando dei pigmenti naturali e biocompatibili nel secondo strato della cute al fine di riprodurre visivamente i follicoli piliferi.
Ma, per ottenere un look estremamente naturale, uno dei fattori che fanno la differenza è proprio la qualità del pigmento. Nel caso specifico dei trattamenti di tricopigmentazione capelli lunghi è fondamentale che il pigmento utilizzato si abbini in modo armonioso al colore naturale dei capelli e presenti una maggiore densità.
Certo, viene da sé che la riuscita del trattamento dipenda anche dalla competenza e dall’esperienza del tricopigmentista, il quale dev’essere in grado di gestire ogni singolo caso di calvizie in modo appropriato. Ma il pigmento può fare buona parte della differenza!
Perciò, un gruppo di tricopigmentisti esperti mossi dalla necessità di migliorare le proprietà dei pigmenti usati nei trattamenti di tricopigmentazione, ha studiato a fondo per ottenere una formula che potesse dare un risultato finale naturale, realistico e armonioso.
È così che è nato Pygmenta Black Rain, un prodotto unico creato da noi uomini di trico per facilitare il lavoro migliorandone prestazioni e risultati.
Dopo aver provato Black Rain, facci sapere come è andata. Si può sempre migliorare ed abbiamo bisogno anche del tuo parere da esperto!